Cattedrale di Pontremoli

Pontremoli: la porta della Toscana
Duomo di Pontremoli
Duomo di Pontremoli
Duomo di Pontremoli

La chiesa attuale sorge a partire dall’anno 1636 a seguito di due eventi di grandissima importanza per pontremoli, di cui diremo. Ma la storia della chiesa risale molto più indietro, fino al medioevo.
Nel luogo dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria Assunta sorgeva infatti nei secoli medievali la chiesetta di Santa Maria di Piazza, probabilmente collegata all’ordine cavalleresco dei cavalieri di Malta.
Dentro questa chiesa antica, di fondazione medievale, era conservata l’immagine della Madonna del Popolo, scultura lignea della Vergine in trono con il bambino probabilmente giunta a Pontremoli dall’oriente.

La storia cambia nel 1622. Nel mese di giugno, durante una epidemia di peste, i rappresentanti del Consiglio Generale chiedendo alla Vergine di far cessare il flagello, formulano un voto solenne alla Vergine promettendo di ricordare ogni anno, il 2 Luglio, la Visitazione, officiando liturgie speciali e donando alla chiesa 12 libbre di cera, il necessario per illuminarla per buona parte dell’anno.

Questo primo voto viene ripetuto e confermato nel 1630. Nel mese di Luglio una seconda ondata di peste affligge Pontremoli e gli abitanti ricorrono nuovamente all’aiuto della Vergine, promettendo questa volta di erigere un tempio “il più sontuoso, ricco e capiente di popolo possibile.

Salvati dalla pestilenza,i Pontremolesi danno inizio alla mastodontica opera negli anni immediatamente successivi: nel 1633 ‘architetto Cremonese Alessandro Capra presenta il progetto, che viene messo in opera a partire dal 1636. I lavori procedono speditamente, anche grazie alla nuova stagione di vitalità economica e culturale che la città vive in quei decenni. Nel 1683 viene terminata l’enorme cupola con tamburo portata a termine e la chiesa viene aperta ufficialmente ai fedeli nel 1687. A fine seicento il grosso delle parti architettoniche è completo, e addirittura sono già realizzati gli altari laterali.

La decorazione pittorica dell’interno è affidata a Francesco Natali (primi del settecento), chiamato ad affrescare le volte della navata e del transetto con le tipiche quadrature del barocco pontremolese. Abside e presbiterio sono invece decorati da artisti ticinesi attorno al 1760, con abbondanti stucchi dorati secondo il nuovo gusto rococò. Nella seconda metà dell’ottocento la decorazione in stucco va a ricoprire gli affreschi del Natali, in cattive condizioni, e completa organicamente l’impostazione tardobarocca del sistema attualmente visibile. Restano visibili i due affreschi del Natali, sulla volta della navata, raffiguranti Santa Rosa da Lima e San Geminiano.

Resta il problema della facciata, che per ragioni complesse si trascinerà avanti molto a lungo, fino al completamento definitivo, nella versione attuale in marmo di Carrara, solo nel 1881. L’ultimo intervento di rilievo è la realizzazione del portale in bronzo,opera degli anni sessanta dello scultore Riccardo Rossi

La chiesa di Santa Maria Assunta, nata come un enorme ex-voto dopo gli eventi del 1630, diverrà insigne collegiata e poi Cattedrale della Diocesi di Pontremoli nel 1787 (fino al 1989). Il primo Vescovo di Pontremoli fu Girolamo Pavesi.

All’interno della chiesa, oltre alla spettacolare illuminazione alla ligure che rende l’idea del gusto tardobarocco, alcune opera sono degne di una attenzione particolare: in primo luogo la Madonna del Popolo, cioè l’immagine che è il fulcro e l’origine di questa cattedrale, conservata nella nicchia che sovrasta l’altare maggiore: l’abito barocco ricco e sfarzoso che la riveste (alla foggia della Madonna di Loreto) nasconde, in realtà, una stratua lignea medievale (secolo XIII) di pregevole fattura e stile sobrio e lineare della Vergine seduta in trono che tiene in piedi sulle ginocchia il bambino. Ancora oggi la Madonna del Popolo è fortemente venerata a Pontremoli.
La Vergine Maria è protagonista di tutta l’iconografia della chiesa e a lei sono dedicati tutti i dipinti (settecenteschi) che ornano l’abside e il presbiterio, che illustrano gli eventi salienti della storia di Maria. Unica eccezione la grande pala del Tempesti, nel braccio di sinistra del transetto, che illustra il giuramento del 1622. (dipinto del 1792).
Infine un altro dipinto di straordinaria qualità, nella prima cappella a sinistra dell’ingresso, raffigura la Vergine in trono tra Santi: si tratta di un dipinto Rinascimentale di altissima qualità, forse realizzato in ambito ligure, forse l’originaria pala dell’altare maggiore della chiesa di Santa Maria di Piazza.

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